IL SIGNORE OPERAVA INSIEME CON LORO
Le nostre esperienze nel cammino itinerante ci portano a camminare accanto a Gesù, così come Lui fece, e comandò agli apostoli. Essi partirono e predicavano dappertutto, mentre il Signore operava insieme con loro.
Queste ultime parole ci fanno pensare, ci fanno riflettere e ci dicono quanto importante sia la conoscenza di quanto è scritto.
Tornano al nostro orecchio le parole: “Il Signore operava insieme con loro”. Quando si va per l’opera di penetrazione capillare di ambiente: ospedale, carcere, famiglie…al solito si dice: partire nel nome del Signore, cioè partire con la Sua benedizione.
Anche quei generosi erano partiti con il plauso, l’approvazione, la benedizione di Gesù, ma c’è da aggiungere “il Signore operava insieme con loro”. Dio fa sempre così, noi tendiamo sempre a pensarlo come colui che, amabilmente, sta al di sopra di noi, piuttosto lontano, attento a quello che facciamo di bene e di male, anche se è sempre pronto a darci una mano quando gli chiediamo aiuto.
La visione di un Dio associato al nostro operare ci sembrerebbe anche disdicevole sia per noi che per Lui. Eppure è bello confrontarsi con quelle parole che ci parlano di Lui: “Il Signore operava insieme con loro”… Parole di un tempo lontano, può pensare qualcuno, ma che nel nostro tempo sono e tornano così attuali che ci sembra quasi percorrere lo stesso Cammino, vivere la stessa azione nel Suo nome…con Lui. Quanto è importante l’azione e l’opera capillare di ambiente…ma Quanto è più importante conoscere Lui per poter proseguire insieme in un cammino itinerante. Torniamo con la visione del tempo e con le parole “Il Signore operava insieme con loro e non se ne accorgevano”. Sapevano che la loro buona volontà era sorretta dal Signore, ma pure essi pensavano di essere i veri impegnati nel bene. Solo dopo, in uno spazio di raccoglimento, di riflessione avrebbero percepito che veramente il Signore aveva operato con loro. Questo è il bello della preghiera personale, degli incontri in cui c’è spazio per il dialogo… in tutto questo ci si pone dinanzi la magnifica esperienza del Dio con noi…sì, di un Dio che sta operando con noi. Forse non ce ne siamo mai accorti perché il tutto ci sembrava molto bello e con noncuranza abbiamo proseguito. E’ stato lo stesso per i discepoli… Erano stati a lungo con Gesù, lungo il cammino, lungo la strada, in un serrato discorso..ma non si erano accorti dell’operare diretto di Gesù con loro. Solo dopo, cioè nel ritiro, in casa, alla mensa…allo spezzare del pane se ne accorsero…e si aprirono uno con l’altro. Non si aprirono tanto per vedere meglio Gesù, perché era già sparito, ma per vedere finalmente come prima…a loro insaputa, che Gesù aveva operato con loro ed in loro…e dissero non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre Egli conversava con noi lunga la via? Queste pause di raccoglimento, di silenzio, di ritiro, di incontro sono preziose appunto per questo…giungiamo a scoprire la discrezione di Dio nel Suo operare con noi. Non dobbiamo essere quelli che pensano di essere soli ad operare, per poterci poi attribuire anche inconsciamente un merito. Che merito può sorgere da noi, dalla nostra abituale debolezza, dai nostri fatti anche passati o lontani…e pensare o scorgere come l’azione di Dio ci abbia coinvolti, ci porta a persuaderci quanto Egli sia stato dalla nostra parte. Siamo dunque lieti che Dio voglia operare con noi e cerchiamo di accorgercene lavorando con Lui nel nostro mondo, nel nostro tempo.